Leonardo Mobility nasce quale divisione del gruppo italiano Gruppo Leonardo attivo nel settore
dell’efficienza energetica per aziende ed industrie.
Leonardo mobility investe decisamente sulla mobilità elettrica e grazie al nuovo stabilimento di
produzione inaugurato nel 2019 in provincia di Milano, produce direttamente sia stazioni di
ricarica per veicoli elettrici in bassa tensioe (7-22kw) che in media tensione (50-150kw)
garantendo direttamente i singoli compontenti e ponendosi come principale operatore e produttore
nel settore della mobilità elettrica sostenibile.
L’espressione mobilità sostenibile indica delle modalità di spostamento e,
in generale, un sistema di mobilità urbana, in grado di diminuire gli
impatti ambientali sociali ed economici generati dai veicoli privati e
cioè l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra;
l’inquinamento acustico; la congestione stradale; l’incidentalità;
il degrado delle aree urbane causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli
a scapito dei pedoni; il consumo di territorio causato dalla realizzazione
delle strade e infrastrutture.
In questo particolare momento storico, i cittadini e le aziende, ma soprattutto
gli enti pubblici – Comuni, Province e Regioni – hanno come obiettivo lo sviluppo
di un sistema di mobilità – sia privata sia pubblica – che permetta di muoversi
in modo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, ottimizzando gli spostamenti
e abbattendo le emissioni di CO2 per rendere le nostre città più vivibili.
Inoltre anche le case automobilistiche stanno cercando di aggiornare la propria
offerta di prodotto sviluppando automobili elettriche, ibride e con biocarburanti
per invogliare anche dal punto di vista economico coloro a cui l’ambiente
interessa meno. Settori di notevole vitalità e innovazione si trovano però
soprattutto nel segmento legato alla mobilità di massa dove, mezzi elettrici
a parte, notevole successo stanno riscuotendo quei servizi di mobilità condivisa
quali il car sharing (ma anche bike e scooter) e il carpooling.
I veicoli elettrici a batteria non producono nel punto di utilizzo
nessuna emissione inquinante.
D’altra parte, la produzione dell’ energia elettrica necessaria per la ricarica
delle batterie produce inevitabilmente inquinamento, anche se lontano dalla città e
immesso nell’atmosfera attraverso camini di grande altezza che ne assicurano un’ampia
diluizione prima della ricaduta al suolo. Tuttavia con energia elettrica prodotta
dagli impianti più efficienti come quelli delle centrali a ciclo combinato il confronto
delle emissioni complessive per i diversi tipi di motorizzazione:
elettrica, diesel, benzina, gas, conduce a risultati decisamente favorevoli alla soluzione elettrica.
La soluzione elettrica garantisce benefici ambientali significati relativi a:
•Riduzione costi sociali dovuti all’impatto delle emissioni sulla salute e sull’ecosistema
•Riduzione delle emissioni di gas serra
•Minori consumi petroliferi
Oltre ai vantaggi in termini ambientali, l’utilizzo dei veicoli elettrici favorisce un
notevole risparmio energetico ed una efficienza nettamente superiore ad altre soluzioni, infatti:
•Rendimento termico motore a benzina: 25%
•Rendimento motore elettrico: 90%
•Rendimento centrali a ciclo combinato per la produzione di elettricità: 45%
Il risparmio energetico medio conseguibile dai veicoli elettrici rispetto ai veicoli a motore
è dell’ordine del 40% grazie all’efficienza complessiva nettamente superiore.
I benefici in termini di riduzione di CO2 sono significativi; rispetto ad un veicolo
a propulsione termica l’auto elettrica produce fino al 46% di gas serra in meno.
Ulteriori benefici ambientali ed economici derivano da un più efficiente accumulazione
dell’energia nelle batterie, permettendo un miglior sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile,
appiattendo i diagrammi di carico del Sistema Elettrico Nazionale e sfruttando al meglio la
produzione notturna di centrali termiche e fonti rinnovabili.
Per un’auto elettrica che percorra 15000 km in 1 anno sarebbero sufficienti 20 metri quadrati
di pannelli fotovoltaici, contro gli oltre 300 metri quadri di coltivazione stimati per la produzione
di bioetanolo richiesto per la stessa percorrenza con un’auto a combustione interna.
Idealmente i pannelli fotovoltaici posti sul tetto delle abitazioni potrebbero provvedere
a una buona parte del fabbisogno energetico di una mobilità elettrica.